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La McLaren rappresenta la scuderia automobilistica per eccellenza della Formula 1. Fu fondata il 2 settembre 1963 da Bruce McLaren ma immessa sul mercato soltanto nel 1966 e insieme alla Williams rappresenta una delle scuderie migliori di origini britanniche ancora in funzione. È proprio tramite le corse che la McLaren inizia a farsi notare, grazie ai cinque successi consecutivi nel campionato Can-Am tra il 1967 e il 1971. L’ingresso ufficiale della McLaren in F1 avviene nel 1968 con la M6A: primo podio (Bruce secondo in Spagna), prima vittoria (sempre con Bruce in Belgio) e altri due successi con Hulme in Italia e in Canada. Gli anni successivi furono molto proficui per la McLaren: da quel momento in poi inizierà infatti la vera e propria ascesa dell’azienda inglese, che si concretizzerà con altre grandi vittorie negli anni ’80, sotto la gestione di Ron Dennis. Nell’anno 1992, dopo circa venti anni dalla fuoriuscita della prima McLaren, viene presentata sul mercato la McLaren F1, una delle auto più importanti dell’epoca in quanto realizzata in scrocca di fibra di carbonio. Le caratteristiche principali di questa supercar inglese erano quelle di avere un motore 6.1 V12 aspirato di origine BMW da 627 CV, con tre sedili (e quello centrale destinato al guidatore) e tre bagagliai, capace di aggiudicarsi nel 1995 (con la variante GTR guidata dal francese Yannick Dalmas, dal finlandese JJ Lehto e dal giapponese Masanori Sekiya) la 24 Ore di Le Mans. Il ritorno in strada di queste vetture avviene a partire dal 2011 con il modello MPA-12C: rappresenta la prima auto della McLaren ad utilizzare un motore turbo costruito dalla società ingegneristica inglese Ricardo. Il modello in questione venne rivisto due anni dopo e fu sostituito con il modello 650S, presente sia in versione spider che coupè. Ma il top del top è rappresentato dalla P1, da 900 CV: realizzata in serie limitata, può definirsi una rivale a tutti gli effetti della Ferrari e dalla Porsche.